NEWS – LICENZIARE COSTA DI PIÙ NEL 2024
I nuovi importi, dovuti dai datori di lavoro, adeguati al massimale Naspi
Più caro licenziare i lavoratori. L’azienda che lascia a casa quest’anno il dipendente assunto a tempo indeterminato deve pagare un contributo Inps variabile da 53 a 11.442 euro, a seconda se il rapporto è durato un mese o tre anni (o più). È il c.d. «ticket licenziamento», pari al 41% del massimale Naspi il cui valore per il 2024 è fornito dall’Inps nel messaggio n. 531 del 7 febbraio 2024 pari a 1.550,42 euro (1.470,99 nel 2023).
Ticket Licenziamento: nuova base di calcolo per il 2024
Il ticket licenziamento o contributo ASpI (oggi NASpI) è quel contributo che il datore deve versare all’INPS in caso di cessazione di rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato che danno diritto alla NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).
Nel corso del 2021 sono arrivate importanti precisazioni da parte dell’Istituto sulle modalità di calcolo del ticket, detto anche “contributo aziendale di recesso”.
Grazie alla Circolare numero 137, del 17 settembre 2021, è stato infatti chiarito che il contributo si determina in base al massimale mensile NASpI, annualmente comunicato dalla stessa INPS.
Alla luce del messaggio n. 531 del 7 febbraio 2024 con cui è stato fornito il massimale a valere per l’anno corrente, analizziamo in dettaglio come si calcola e a quanto ammonta il ticket licenziamento 2024.
Quando è dovuto
Come anticipato, in tutti i casi di interruzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato che darebbero teoricamente diritto all’indennità di disoccupazione (articolo 4 comma 31 della Legge 28 giugno 2012 numero 92) è dovuta una somma pari al 41% del massimale mensile NASpI, per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni.
Riepiloghiamo i casi di risoluzioni individuali per i quali il Ticket licenziamento è dovuto:
Tipologia di risoluzione da rapporto a tempo indeterminato | Ticket dovuto? |
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo | SI |
Licenziamento per giustificato motivo soggettivo | SI |
Licenziamento per giusta causa | SI |
Licenziamento durante o al termine del periodo di prova | SI |
Licenziamento per superamento del periodo di comporto | SI |
Licenziamento lavoratore intermittente (esclusivamente per i periodi lavorati che concorrono al computo dell’anzianità aziendale) | SI |
Licenziamento personale domestico | NO |
Recesso, del datore di lavoro, dal rapporto di apprendistato al termine del periodo formativo | SI |
Dimissioni volontarie | NO |
Dimissioni per giusta causa | SI |
Dimissioni nel periodo tutelato per maternità | SI |
Risoluzione consensuale dinanzi la Commissione di conciliazione ITL (articolo 410 c.p.c.) | NO |
Risoluzione consensuale in sede sindacale (articolo 411 c.p.c.) | NO |
Risoluzione consensuale a seguito di Conciliazione obbligatoria per GMO presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (per aziende in tutela reale – articolo 18 Legge 300/70). Non si applica nei confronti dei rapporti a tempo indeterminato a Tutele Crescenti | SI |
Risoluzione in caso di trasferimento oltre 50 Km (o 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblico) dalla residenza del lavoratore | SI |
Licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dal ccnl | NO |
Interruzione di rapporto a tempo indeterminato nel settore delle costruzioni edili per completamento delle attività e chiusura del cantiere | NO |
Decesso del lavoratore | NO |
Massimale NASpI
Per l’anno 2024, l’Inps indica il massimale 2024 pari a 1.550,42 euro, da cui deriva un ticket annuo di 635,67 euro (603,11 nel 2023 e 557,92 nel 2022). Il ticket raddoppia per i licenziamenti collettivi con accordo sindacale di aziende non soggette a Cigs; va triplicato per i licenziamenti collettivi senza accordo sindacale di aziende non soggette a Cigs; va sestuplicato per i licenziamenti collettivi senza accordo sindacale di aziende soggette a Cigs.
Somma che ha effetto, come vedremo, sul calcolo del contributo aziendale di recesso.
Base di calcolo
In considerazione di quanto sopra, la base di calcolo per il ticket licenziamento corrisponde al 41% del massimale mensile di ASpI (oggi NASpI) per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni.
L’importo è peraltro scollegato dal tipo di prestazione individuale, essendo dovuto in misura identica per i rapporti full-time e part-time.
Al contrario, il contributo dev’essere proporzionalmente ridotto in presenza di periodi di lavoro inferiori all’anno. Sotto quest’aspetto è sufficiente dividere la somma annua per dodici e successivamente moltiplicarla per i mesi in forza.
Ad esempio:
Ipotesi | Calcolo |
Anzianità aziendale sei mesi | [(Massimale NASpI * 41%) / 12] * 6 |
Anzianità aziendale dodici mesi | Massimale NASpI * 41% |
Anzianità aziendale ventidue mesi | (Massimale NASpI * 41%) + [(Massimale NASpI * 41%) / 12] * 10 |
Anzianità aziendale ventotto mesi | [(Massimale NASpI * 41%)*2] + [(Massimale NASpI * 41%) / 12] * 4 |
Anzianità aziendale trentasei mesi | (Massimale NASpI * 41%) * 3 |
Anzianità aziendale > trentasei mesi | (Massimale NASpI * 41%) * 3 |
Importo
Tenendo in considerazione il massimale NASpI per il 2024 di euro 1.550,42 per ogni dodici mesi di anzianità aziendale è quindi dovuto, per l’anno corrente, un contributo di licenziamento pari a 1.550,42* 41% = 635,67 euro.
Se il lavoratore ha un’anzianità aziendale pari o superiore a trentasei mesi la somma da versare all’INPS corrisponderà pertanto a 635,67 * 3 = 1.907,01 euro.
Confrontiamo di seguito gli importi del 2023 e del 2024
Descrizione importo | Anno 2023 | Anno 2024 |
Ticket licenziamento dodici mesi | 603,10 euro | 635,67 euro |
Ticket licenziamento ventiquattro mesi | 1206,2 euro | 1.271,34 euro |
Ticket licenziamento trentasei mesi | 1809,31 euro | 1.907,01 euro |
Maggiorazioni
A decorrere dal 1° gennaio 2017 l’importo ordinario del ticket di licenziamento è moltiplicato per tre nelle ipotesi di licenziamento collettivo in cui la dichiarazione di eccedenza del personale non è stata oggetto di accordo sindacale.
Un’ulteriore maggiorazione è prevista per le aziende destinatarie della CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) che intimano un licenziamento collettivo. In queste ipotesi, a decorrere dal 1° gennaio 2018, la percentuale da applicare al massimale NASpI, necessaria per determinare l’ammontare del ticket, passa dal 41% all’82% (eccezione fatta per i licenziamenti collettivi la cui procedura è stata avviata entro il 20 ottobre 2017, con interruzione del rapporto in data successiva il 1° gennaio 2018).
Si pensi all’esempio di un’azienda tenuta alla contribuzione CIGS, interessata da una procedura di licenziamento collettivo nel corso del 2024:
Descrizione | Importo |
Massimale NASpI 2024 | 1.550,42 euro |
Ticket licenziamento 2024 (82%) per dodici mesi | 1.550,42 * 82% = 1.271,34 euro |
Ticket licenziamento 2024 (anzianità pari o superiore a trentasei mesi) | 1.550,42 * 3 = 4.651,26 euro |
Ticket licenziamento 2024 (anzianità pari o superiore a trentasei mesi) in caso di mancato accordo sindacale | 3.814,02* 3 = 11.442,06 euro |
Versamento
L’importo a titolo di contributo aziendale di recesso dev’essere versato all’INPS, dal datore di lavoro, con modello F24:
- Insieme alle altre somme dovute all’Istituto (ad esempio i contributi a carico ditta, contributi a carico dipendente, contributi a finanziamento delle indennità di malattia e maternità ecc….);
- Entro e non oltre il termine di versamento della denuncia successiva quella del mese in cui si è verificata l’interruzione del rapporto di lavoro.
Con riferimento all’ultimo punto, pensiamo al caso di un licenziamento avvenuto il 10 marzo 2022. Il contributo aziendale di recesso dev’essere pagato all’INPS entro il termine di versamento della denuncia di aprile 2022, corrispondente al 16 maggio 2022 (data che slitta nel caso che la scadenza ordinaria coincide con un sabato, una domenica o una festività).
Cos’è il ticket di licenziamento?
Una somma che il datore di lavoro deve versare all’INPS in caso di licenziamento di un dipendente a tempo indeterminato.
Come si calcola il ticket di licenziamento?
Si basa sul massimale NASpI e varia in base all’anzianità di servizio del dipendente.
In quali casi il ticket di licenziamento non è dovuto?
Non è dovuto in specifiche circostanze come dimissioni volontarie o giusta causa.
Qual è l’importanza dell’anzianità di servizio nel calcolo del ticket?
L’anzianità influisce sull’ammontare del ticket, con costi maggiori per dipendenti di lunga data.
Come possono i datori di lavoro prepararsi al pagamento del ticket di licenziamento?
È consigliabile pianificare in anticipo e considerare il ticket nei costi aziendali legati alla gestione del personale.
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