Sintesi della Normativa sul Credito d’Imposta Transizione 5.0
Il credito d’imposta Transizione 5.0 è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Legge n. 19 del 2024, con l’obiettivo di sostenere le imprese nel loro percorso verso la transizione digitale ed energetica. Questa misura è rivolta agli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, destinati a strutture produttive situate in Italia e mirati a ridurre i consumi energetici.
Beneficiari del Credito d’Imposta
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, e altre procedure concorsuali previste dalla Legge Fallimentare e dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Investimenti Agevolabili
Gli investimenti agevolabili comprendono:
– Beni strumentali materiali e immateriali nuovi, funzionali all’esercizio dell’impresa, inclusi quelli elencati negli allegati A e B della legge di Bilancio 2017 (Legge n. 232/2016).
– Investimenti in progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici del 3% a livello di unità produttiva o del 5% a livello di processo produttivo.
– Investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo.
– Spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione di competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica.
Misura dell’Agevolazione
Il credito d’imposta è riconosciuto in base alla riduzione dei consumi energetici e all’entità dell’investimento:
– Riduzione dei consumi energetici dal 3% al 6% o dal 5% al 10%: credito d’imposta pari al 35% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 15% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro, e 5% per investimenti tra 10 e 50 milioni di euro.
– Riduzione dei consumi energetici dal 6% al 10% o dal 10% al 15%: credito d’imposta pari al 40%, 20% e 10% rispettivamente. – Riduzione dei consumi energetici superiore al 10% o al 15%: credito d’imposta pari al 45%, 25% e 15% rispettivamente.
Adempimenti e Comunicazioni
Prenotazione del credito e pagamento dell’acconto del 20%: Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono presentare una comunicazione preliminare via telematica al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), contenente la descrizione del progetto di investimento e il relativo costo, corredata da una certificazione ex ante rilasciata da un valutatore indipendente. Entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta, le imprese devono inviare una comunicazione per dimostrare l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento di un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione degli investimenti agevolabili, pena la decadenza dal beneficio.
– Comunicazioni periodiche: Le imprese devono inviare comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dell’investimento ammesso all’agevolazione, secondo modalità definite con decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
– Comunicazione finale: Le imprese devono comunicare il completamento dell’investimento e il conseguimento dell’obiettivo di risparmio energetico conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante, corredate da una certificazione ex post rilasciata da un soggetto abilitato.
Utilizzo del Credito d’Imposta
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno successivo alla trasmissione dell’elenco delle imprese beneficiarie da parte del GSE. Non si applicano i limiti di compensabilità previsti per altri crediti d’imposta.
Documentazione necessaria
Le imprese devono conservare la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili, inclusi fatture e documenti di trasporto. Le spese ammissibili devono essere certificate da un revisore legale dei conti.
Esclusioni
Sono esclusi gli investimenti direttamente connessi ai combustibili fossili, alle discariche di rifiuti, agli inceneritori, agli impianti di trattamento meccanico-biologico, e agli investimenti che generano un’elevata dose di sostanze inquinanti. Inoltre, il credito d’imposta non è cumulabile con altri crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 e per investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno.
Per maggiori approfondimenti:
Chi può beneficiare del credito d’imposta Transizione 5.0?
Tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, possono accedere al credito d’imposta. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale e altre procedure concorsuali previste dalla Legge Fallimentare e dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Quali investimenti sono agevolabili?
Gli investimenti agevolabili includono beni strumentali materiali e immateriali nuovi, progetti di innovazione con riduzione dei consumi energetici, investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica.
Qual è la misura del credito d’imposta?
La misura del credito d’imposta varia in base alla riduzione dei consumi energetici e all’entità dell’investimento, con percentuali che vanno dal 5% al 45% a seconda della riduzione dei consumi e del valore dell’investimento.
Quali adempimenti devono essere rispettati per accedere al credito d’imposta?
Le imprese devono presentare una comunicazione preliminare al GSE, inviare una comunicazione per dimostrare l’effettuazione degli ordini con un acconto del 20%, e inviare comunicazioni periodiche e finali relative all’avanzamento e al completamento dell’investimento.
Come viene utilizzato il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal quinto giorno successivo alla trasmissione dell’elenco delle imprese beneficiarie da parte del GSE.
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