Nuovi Ruoli Professionali per la Sostenibilità
Le direttive dell’Unione Europea stanno tracciando nuovi percorsi nel mondo professionale, ponendo una crescente enfasi sulla sostenibilità. L’entrata in vigore della direttiva CSRD (Corporate Social Responsibility Directive) e l’approvazione della direttiva CSDDD (Corporate Social Due Diligence Directive) hanno aperto la strada a nuove figure professionali indispensabili per il futuro delle imprese. Questi cambiamenti stanno generando nuove opportunità per i consulenti aziendali, i commercialisti e gli avvocati, che devono però aggiornarsi rapidamente per specializzarsi in queste nuove aree.
Il Revisore della Sostenibilità
La figura emergente del revisore della sostenibilità, che dovrà attestare la conformità dei report aziendali sugli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance), è solo una delle molte nuove professionalità richieste. Saranno necessari anche esperti in gestione del rischio, due diligence, reportistica non finanziaria e consulenti strategici per l’innovazione. Questi ruoli sono cruciali per le imprese, che devono rispettare gli obblighi di trasparenza e misurazione ESG.
Obblighi di Trasparenza per le Aziende
La direttiva CSRD, già in vigore, richiede alle grandi aziende di interesse pubblico, comprese banche e assicurazioni, di accompagnare i bilanci 2024 con una dichiarazione non finanziaria sulla sostenibilità, verificata da un revisore della sostenibilità. Anche la direttiva CSDDD, entrata in vigore il 25 luglio, dovrà essere recepita entro due anni, espandendo ulteriormente gli obblighi di sostenibilità alle aziende più piccole. Questo porterà un impatto significativo su oltre 50.000 società.
Impatto sul Valore Aziendale
Secondo Giovanni Lega, presidente di Asla (Associazione degli Studi Legali Associati), la comunità finanziaria ha già iniziato a misurare il valore delle aziende non solo sulla base dei loro bilanci, ma anche della loro impronta sociale e ambientale. Questa valutazione ESG è diventata un criterio fondamentale per l’accesso ai fondi europei e le aziende, di conseguenza, devono dimostrare il loro impegno in materia di sostenibilità per ottenere risorse finanziarie.
Opportunità per Commercialisti e Avvocati
Per i commercialisti, questa situazione rappresenta un’opportunità straordinaria per riaffermare il loro ruolo come consulenti strategici. Non si tratta solo di preparare piani e verificare gli assetti organizzativi, ma anche di guidare le aziende nella transizione verso la sostenibilità. Gian Luca Galletti, ex ministro dell’Ambiente e consigliere del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), sottolinea l’importanza di questa trasformazione, che permetterà ai commercialisti di assumere un ruolo centrale nelle strategie aziendali sostenibili.
Il Ruolo degli Avvocati
Anche gli avvocati sono chiamati a un ruolo fondamentale. La direttiva CSDDD richiederà una revisione dei modelli organizzativi e contrattuali, estendendo le due diligence alle filiere produttive. Gli avvocati dovranno essere in grado di valutare i rischi penali associati al mancato rispetto delle dichiarazioni di sostenibilità, un’area in cui pochi studi legali sono attualmente pronti a intervenire. Secondo l’Osservatorio “Professionisti e Innovazione Digitale” del Politecnico di Milano, la metà degli avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro non ha ancora avviato iniziative per la sostenibilità sociale all’interno dei loro studi.
Colmare il Gap Formativo
La formazione continua è essenziale per colmare questo gap. Mentre le università stanno preparando i giovani professionisti, i senior devono ancora adeguarsi alle nuove richieste del mercato. La domanda di professionalità nel campo della sostenibilità supera attualmente l’offerta, e la situazione potrebbe rimanere tale per qualche tempo. Solo il 10,8% dei giovani commercialisti intervistati dalla Cassa di categoria ha espresso interesse a specializzarsi in economia dell’ambiente.
Conclusione
In conclusione, le direttive europee sulla sostenibilità stanno creando un mercato ricco di opportunità per i professionisti. Commercialisti e avvocati devono cogliere questa occasione per diventare consulenti strategici delle aziende, guidandole nella transizione verso un futuro più sostenibile. Tuttavia, è fondamentale un rapido aggiornamento professionale per soddisfare la crescente domanda di competenze ESG e sfruttare appieno il potenziale di questi nuovi ruoli.
Quali sono le principali direttive UE che influenzano la sostenibilità nelle aziende?
Le principali direttive sono la CSRD (Corporate Social Responsibility Directive) e la CSDDD (Corporate Social Due Diligence Directive). La CSRD richiede alle grandi aziende di includere una dichiarazione non finanziaria sui loro bilanci, mentre la CSDDD si concentra sulla due diligence aziendale in termini di sostenibilità.
Chi è il revisore della sostenibilità e quali sono le sue responsabilità?
Il revisore della sostenibilità è un nuovo professionista incaricato di verificare la conformità dei report aziendali agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance). Questo ruolo include la verifica delle dichiarazioni non finanziarie e l’assicurazione che le aziende rispettino i requisiti di trasparenza in materia di sostenibilità.
Come possono i commercialisti e gli avvocati prepararsi per i nuovi ruoli richiesti dalle direttive UE?
I commercialisti e gli avvocati devono aggiornarsi attraverso corsi di formazione specifici in materia di ESG e sostenibilità. Devono acquisire competenze in gestione del rischio, due diligence, e reportistica non finanziaria. La formazione continua e l’adeguamento delle competenze sono fondamentali per rimanere competitivi e rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Quali sono le implicazioni per le aziende che non si adeguano alle nuove direttive di sostenibilità?
Le aziende che non si adeguano alle direttive UE rischiano di perdere l’accesso ai fondi europei e di subire sanzioni legali e reputazionali. La mancata conformità potrebbe anche limitare le loro opportunità di finanziamento e ridurre la loro competitività sul mercato.
Qual è l’impatto della sostenibilità sul valore aziendale secondo la comunità finanziaria?
La comunità finanziaria valuta sempre più il valore delle aziende non solo sulla base dei bilanci finanziari, ma anche sulla loro impronta sociale e ambientale. Le aziende che dimostrano un forte impegno in materia di sostenibilità hanno maggiori probabilità di ottenere finanziamenti e risorse, poiché la trasparenza e l’impegno ESG sono diventati criteri fondamentali per l’accesso ai fondi e agli investimenti.
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