Luca, laureato in Economia e Commercio, ho fatto pratica presso uno Studio di Piacenza e mi sono iscritto all’Ordine dei Commercialisti. Dopo qualche anno ho seguito un Master in diritto del lavoro a Milano e mi sono specializzato in questo indirizzo.
Ho imparato da mio padre, che mi ha accompagnato nei primi anni di attività, l’entusiasmo nella nostra professione sempre in divenire al servizio delle aziende.
Il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) ha introdotto significative modifiche nel trattamento dei dati personali, ponendo l’accento sulla privacy e la protezione dei dati nell’era digitale. Questo regolamento impone ai datori di lavoro, specialmente nell’uso di sistemi cloud per l’elaborazione delle email dei dipendenti, di adottare misure rigorose per prevenire la raccolta e conservazione indiscriminata dei metadati e garantire la riservatezza delle comunicazioni elettroniche.
Lavorare mentre si è in cassa integrazione è possibile, ma con specifiche limitazioni. La Cassazione ha chiarito che l’attività lavorativa svolta in questo periodo non comporta la perdita del diritto all’integrazione salariale per
l’intero periodo, ma solo una riduzione proporzionale ai proventi dell’altra attività lavorativa. È fondamentale, però, che il lavoratore comunichi preventivamente all’INPS l’avvio di qualsiasi nuova occupazione, indipendentemente dal reddito generato, per mantenere il diritto all’integrazione.
I percettori di NASPI possono intraprendere attività lavorative senza perdere il diritto all’indennità, a condizioni specifiche. Un rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato inferiore a 6 mesi, con reddito entro la no tax area, è compatibile con la NASPI, che viene sospesa per la durata del rapporto e poi ripresa. L’indennità si riduce dell’80% del reddito previsto dall’attività lavorativa.
Il bonus mamma prevede un esonero contributivo per le lavoratrici, sia pubbliche che private, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che hanno due o più figli. Le lavoratrici possono avvalersi di questo beneficio comunicando al datore di lavoro o direttamente all’INPS i codici fiscali dei figli.
La Legge di Bilancio 2024 introduce misure significative per sostenere l’equilibrio tra le responsabilità lavorative e familiari dei genitori. Tra queste, spiccano un’ulteriore mensilità di congedo parentale al 80% della retribuzione, un esonero contributivo per le lavoratrici madri di tre o più figli valido fino al 2026, e l’incremento del bonus asilo nido per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro.
La Legge di Bilancio 2024 introduce un esonero totale dei contributi previdenziali per le madri di tre o più figli, valido dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Questo beneficio, che copre fino a 3.000 euro all’anno, si applica alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, ad eccezione del lavoro domestico. Per il solo anno 2024, l’esonero è esteso anche alle madri di due figli, fino al mese in cui il figlio minore compie dieci anni.
Il 31 gennaio è la data limite per l’invio telematico del prospetto informativo annuale, che dettaglia la situazione occupazionale al 31 dicembre 2023, focalizzandosi sull’assunzione di personale disabile e appartenente a categorie protette. Questo adempimento, richiesto dalla legge 68/1999, è obbligatorio per datori di lavoro di una certa dimensione, sia pubblici che privati. Il prospetto deve riflettere le quote di assunzione obbligatorie, variabili in base alla grandezza dell’azienda, e includere informazioni su esoneri e compensazioni territoriali. La mancata consegna comporta sanzioni pecuniarie, con possibilità di riduzione in caso di regolarizzazione.
L’articolo di Studio Campagnoli discute l’obbligo per i datori di lavoro di comunicare, entro il 31 gennaio di ogni anno, il numero dei contratti di somministrazione stipulati nell’anno precedente. La comunicazione deve essere indirizzata alle rappresentanze sindacali o alle associazioni sindacali territoriali. La mancata comunicazione può comportare sanzioni da 250 a 1.250 euro. L’articolo sottolinea l’importanza del lavoro interinale come forma di impiego flessibile e regolamentato, evidenziando il ruolo delle agenzie interinali nel reclutamento e nella gestione contrattuale dei lavoratori.
Il finanziamento ISI 2023 dell’INAIL offre 508 milioni di euro a fondo perduto per incentivare le imprese, incluse quelle individuali e gli enti del terzo settore, a realizzare progetti che migliorino la salute e la sicurezza dei lavoratori. Si concentra particolarmente sulle piccole imprese agricole per l’acquisto di attrezzature innovative e sostenibili. Il finanziamento varia da 5.000 a 130.000 euro per azienda, con la possibilità di presentare domande tramite intermediari registrati online. I progetti sono suddivisi in 5 assi di finanziamento, coprendo vari settori e tipologie di intervento. Le domande devono essere inoltrate telematicamente attraverso il portale dell’INAIL.
In Italia, il sistema pensionistico offre diverse opzioni, tra cui la pensione di vecchiaia e anticipata, con specifici requisiti di età e anni di contributi. Le modalità di calcolo variano in base alla storia contributiva dell’individuo. Per le lavoratrici madri, ci sono condizioni favorevoli che permettono un accesso più agevole alla pensione. Inoltre, le recenti introduzioni di “Quota 100” e “Quota 102” hanno modificato l’approccio al pensionamento, combinando età e anni di contribuzione in un sistema flessibile. Queste opzioni riflettono l’adattamento del sistema pensionistico alle esigenze attuali.