Pensare che il rapporto di lavoro domestico sia solo il frutto di un semplice accordo tra le parti, in molti casi anche solo verbale, stipulato con la domestica che da sempre si è occupata di stirare i vostri i vestiti e pulire la vostra casa e che mai creerà problemi è assolutamente sbagliato!
La nostra società è molto cambiata e con essa anche le nostre necessità e se fino a qualche anno fa un privato cittadino poteva pensare di provvedere autonomamente alla gestione del rapporto di lavoro con la propria colf o badante oggi direi che è un’impresa quasi impossibile.
Prima di iniziare il rapporto di lavoro domestico bisogna difatti tener presente alcuni aspetti di cui si parla poco ma comunque molto importanti:
- verifica dei documenti e del permesso di soggiorno: bisogna porre molto attenzione soprattutto al permesso di soggiorno e alle sue motivazioni (un permesso per motivi di studio consente un impiego di massimo 20 ore settimanali) così come bisogna verificare ad ogni scadenza dello stesso che il lavoratore abbia provveduto al suo rinnovo;
- contributi assistenziali aggiuntivi: i pago-pa che annualmente invia l’Inps per consentire il pagamento dei contributi sono sprovvisti delle quote dovute contrattualmente alla cassa colf (cassa sanitaria) e all’ebincolf (ente bilaterale). Il mancato versamento di detta contribuzione oltre a essere un’inadempienza contrattuale lascia aperta la possibilità ad eventuali richieste risarcitorie da parte del lavoratore;
- pagamenti tracciati: la maggior parte dei pagamenti dello stipendio avviene in modalità non tracciate ma è proprio la tracciabilità dei pagamenti, seppur non obbligatoria, a essere un elemento a vostro favore nel caso in cui vi troviate in contenzioso (negli ultimi dieci anni le vertenze sono aumentate del 30/50%);
- costi di rimpatrio in caso di cessazione del rapporto di lavoro: il decreto legislativo 286/1998 prevede che in caso di rimpatrio coatto del lavoratore extracomunitario lo Stato richieda al datore di lavoro i costi di trasferimento, costi che il datore di lavoro ha obbligatoriamente accettato al momento dell’assunzione.
Il consiglio migliore? Affidatevi ad un professionista! L’esperienza e la conoscenza di chi è nel settore ha un valore unico.
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