Chi può andare in pensione nel 2019, le modalità ordinarie:
PENSIONE DI VECCHIAIA
- età anagrafica di 67 anni e 20 anni di contributi.
- la pensione scatta dal primo giorno del mese successivo a quello di compimento dell’età
PENSIONE ANTICIPATA:
- per i lavoratori con anzianità contributiva pari a 43 anni e 3 mesi (42 anni e 3 mesi per le donne)
CUMULO DEI CONTRIBUTI:
- per i lavoratori che hanno contribuito in più gestioni e casse private (iscritti agli albi).
- per le sole domande ordinarie è previsto il cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati in più gestioni
Il nostro sistema pensionistico potrebbe prevede ulteriori 7 modi per andare in pensione prima a partire da 58 anni di età:
- QUOTA 100: con almeno 62 anni di età e 38 di contributi. La domanda decorre dopo una finestra mobile di 3 mesi. Fino all’età di 67 anni questa pensione non è cumulabile con il lavoro dipendente o autonomo se non nel limite di 5.000,00€ annui da lavoro autonomo occasionale. Misura sperimentale per il triennio 2019-2021. (pro: anticipo fino a 5 anni rispetto alla pensione di vecchiaia)
- APE SOCIALE con almeno 63 anni di età e almeno 30 di contributi. Può essere richiesta da disoccupati, chi assiste familiari disabili, persone con invalidità pari almeno il 74% e chi svolge lavori gravosi per almeno 6 anni negli ultimi 7: operai edili, autisti di gru, conciatori, macchinisti, autisti di mezzi pesanti, infermieri e ostetriche, badanti, maestre d’asilo, facchini, addetti ai servizi di pulizia, operatori ecologici, operai siderurgici e del vetro, operai agricoli, marittimi e pescatori. (APE ROSA, è previsto un bonus di un anno per ogni figlio fino a 2). (pro: nessun costo, il prestito ponte è a carico dello stato)
- APE VOLONTARIO con almeno 63 anni di età e 20 di contributi. Per lavoratori privati, che dovrebbero andare in pensione di vecchiaia tra non più di tre anni e sette mesi. Il pensionato riceverà un assegno ponte per un massimo di 43 mesi prima della pensione di vecchiaia, alimentato con un prestito bancario restituito con rate ventennali trattenute sulla futura pensione di vecchiaia. (possibilità di uscita dal lavoro fino a 3 anni e 7 mesi prima rispetto alla vecchiaia) Vai all’articolo collegato APE – RITA
- OPZIONE DONNA: uscita anticipata e pensione ricalcolata con il metodo contributivo per le donne nate entro il 31 dicembre 1960 (le autonome entro il 31/12/1959) e con almeno 35 anni di contributi maturati entro il . Si applica una finestra mobile di 12 mesi (18 per le autonome). (pro: anticipo fino a 9 anni rispetto alla pensione di vecchiaia)
- LAVORI USURANTI: per i lavoratori che svolgono mestieri usuranti con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, per un tempo pari ad almeno la metà della vita lavorativa o 7 anni negli ultimi 10, i requisiti di accesso alla pensione sono 66 anni e 7 mesi di età oppure 41 anni e di mesi di anzianità (pro: nessun costo, nessuna finestra, sospeso l’adeguamento di vita fino al 2026)
- LAVORATORI PRECOCI : per i lavoratori che abbiano lavorato almeno 12 mesi prima dei 19 anni e che abbiano maturato 41 anni di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età anagrafica. Devono comunque trovarsi in una delle seguenti condizioni:
- disoccupati che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi,
- assistere, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità
- essere invalidi almeno al 74%
- svolgere lavori gravosi (pro: anticipo fino a 8 anni rispetto alla pensione di vecchiaia) vai alla pagina dedicata
- ISOPENSIONE: lavoratori di aziende con più di 15 dipendenti. Il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell’azienda, percepisce fino alla pensione un importo mensile erogato dal datore di lavoro. (pro: anticipo di 7 anni rispetto alla vecchiaia e maturazione della pensione piena)
Gli articoli della stampa specializzata:
Leggi l’articolo del sole 24 ore sulla pensione anticipata
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