PERCHE’ IL NETTO DELLA BUSTA PAGA E’ CAMBIATO ?
La busta paga di marzo sarà una vera sorpresa, il netto cambia ancora e non è la prima volta da gennaio. I dipendenti chiedono spiegazioni al datore di lavoro che non essendo un esperto in materia si rivolge al suo consulente del Lavoro.
In questo articolo si riportano in modo molto schematico i principali interventi normativi che dall’inizio dell’anno stanno modificando strutturalmente il cedolino; la trattazione vuole essere quindi uno strumento di ausilio al datore di lavoro e al dipendente come prima informazione utile ad orientarsi in una materia molto complessa e in genere sconosciuta ai più, ma di fondamentale interesse, soprattutto in un periodo come il nostro.
ECCO I CAMBIAMENTI:
- da gennaio 2022 gli Assegni al Nucleo Famigliare (ANF) fino dicembre 2021 inglobati in busta e quindi anticipati dal datore di lavoro sono erogati direttamente dall’INPS tramite l’Assegno Unico Universale. Da gennaio quindi il netto in busta è ridotto del valore degli ANF;
- da marzo 2022 non si applicano più le detrazioni per famigliari a carico per figli con meno di 21 anni che sono ricomprese nell’Assegno Unico Universale insieme agli ANF. Le detrazioni hanno la funzione di ridurre l’imposta lorda aumentando il netto, visto che non sono più riconosciute anche in questo caso il valore netto della busta paga diminuisce;
- da marzo 2022 per i redditi mensili inferiori a 2692,00 € lordi viene applicata una riduzione della quota contributiva a carico del dipendente di 0,8%. In questo caso il netto aumenta, anche se in modo marginale. Circolare_numero_43_del_22-03-2022.pdf