PARTE UN NUOVO MODELLO CONTRATTUALE
E’ stato firmato il 09/03/2018 l’accordo tra il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, relativo al nuovo modello contrattuale di relazioni industriali. L’accordo prevede la conferma di due livelli di contrattazione, il primo livello nazionale ed il secondo aziendale e territoriale.
L’obiettivo è quello di creare un sistema di relazioni industriali più efficace e partecipativo per qualificare e realizzare processi di trasformazione e digitalizzazione della manifattura e dei servizi innovativi, tecnologici e di supporto all’industria. Nel documento si considera che per poter assecondare e implementare i processi di trasformazione in atto bisogna mettere al centro i temi della qualità del lavoro e della crescita e della quantità dei posti di lavoro, della riduzione di differenziali retributivi di genere, del contrasto al lavoro irregolare e in elusione e del tasso di occupazione tra la popolazione.
Ecco le azioni da perseguire:
- condividere una strategia di sviluppo, coordinata e coerente con le trasformazioni in atto, basata su formazione, ricerca e innovazione;
- avere un mercato del lavoro più dinamico ed equilibrato che favorisca l’inserimento al lavoro dei giovani e delle donne.
- potenziare l’investimento nelle politiche del lavoro per un sistema di politiche attive più efficace ed equo;
- favorire la diffusione della contrattazione di secondo livello per sostenere i processi di trasformazione in atto
- promuovere il collegamento virtuoso fra innovazioni, produttività del lavoro e retribuzioni.
Accordo-Confindustria-nuovo-modello-contrattuale.pdf
I potenziali sviluppi della Contrattazione aziendale
Il ruolo della contrattazione decentrata diventa una leva essenziale per spingere la produttività delle imprese, agganciando una parte variabile del salario agli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione in ambito aziendale. Gli ambiti di intervento possono essere:
- valori premiali detassati o trasferiti verso beni e prestazioni di servizi
- regolamentazione delle mansioni esigibili, sviluppo smart working, strumenti di conciliazione lavoro famiglia
- previsione di azioni di formazione dei lavoratori con riguardo alle innovazioni digitali introdotte nell’ambito delle politiche di Industry 4.0
La rappresentatività diventa un punto fondamentale
L’accordo prevede di adottare una normativa di contrasto al dumping contrattuale (diffusione di contratti firmati da organizzazioni prive di rappresentanza); secondo il Cnel circa 600 contratti, il 69% degli 868 contratti depositati, sono illegali, cioè privi di rappresentanza. Oltre ai sindacati, anche le associazioni delle imprese misureranno il proprio grado di rappresentanza.
TEM: minimo tabellare con variazione in base agli scostamenti dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’UE, depurato dei prezzi dei beni energetici importati calcolati dall’Istat.
TEC: è il TEM più ogni altro trattamento economico che il CCNL di categoria avrà qualificato come “comune a tutti i lavoratori del settore, primi fra tutti quello di welfare
articolo ItaliaOggi Sette del 12/03/2018 – 20180313 contrattazione.pdf