Aggiornamento al 14/2/2019
Come per procedere se dopo avere inviato una fattura elettronica il Sistema vi invia una notifica di mancata consegna o una notifica di scarto.
- NOTIFICA DI MANCATA CONSEGNA
La NOTIFICA DI MANCATA CONSEGNA si verifica quando ci si trova in una delle seguenti casistiche:
- nella fattura non è stata inserita la PEC o il codice destinatario del soggetto al quale si inoltra la fattura elettronica.
- chi compila la fattura ha indicato per errore una PEC errata;
- chi compila la fattura ha indicato per errore un codice destinatario errato;
- chi compila la fattura ha indicato una PEC corretta ma la casella PEC del destinatario è piena;
- Il canale del codice destinatario del cliente a cui è indirizzata la fattura elettronica ha qualche problema e non riesce a riceverla correttamente. Ad esempio o il server del provider è mal funzionante oppure il canale di ricezione non è stato attivato correttamente dall’utente.
Cosa fare in questi casi?
In presenza di impossibilità di recapito la fattura è regolarmente emessa, tuttavia, chi emette la fattura è tenuto tempestivamente a comunicare – per vie diverse dal SdI, ad esempio tramite mail classica – al proprio cliente che l’originale della fattura elettronica è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate.
Tale comunicazione può essere effettuata anche mediante la consegna di una copia informatica o analogica della fattura elettronica.
- NOTIFICA DI SCARTO
Se la p.iva e/o codice fiscale del destinatario inseriti non sono corretti, o se dopo l’invio della fattura elettronica si riceve UNA NOTIFICA DI SCARTO la fattura si considera NON EMESSA.
In questo caso, dopo aver individuato la problematica per cui è stata scartata la fattura, occorre modificare la fattura, apportare le correzioni e quindi spedirla nuovamente allo SdI.
La Fattura Elettronica dal primo Gennaio di quest’anno sostituirà la fattura cartacea. Questa modifica interesserà, non solo la maggior parte dei contribuenti titolari di Partita IVA, ma anche i privati cittadini.
La fattura dovrà essere emessa in un file formato .XML.
Successivamente dovrà essere inviata al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate che provvederà, prima, alla verifica della corretta emissione della fattura (secondo i parametri stabiliti) e, successivamente, al “recapito” della stessa presso i singoli clienti intestatari della fattura.
Le fatture non inviate ai clienti attraverso il Sistema di interscambio sono considerate non emesse.
La ricezione della fattura avverrà a seconda del canale prescelto dai contribuenti, ovvero, tramite PEC, area personale del software prescelto e nell’area personale dell’Agenzia delle Entrate.
Dall’emissione della fattura in formato elettronico sono esonerati i contribuenti che rientrano nel “regime di vantaggio”, nel “regime forfetario” e i “piccoli produttori agricoli”.
La Fatturazione Elettronica porta con se anche un’altra innovazione ovvero la conservazione sostitutiva a norma dei file delle fatture. Può essere gestita da operatori privati certificati, ma anche dall’Agenzia Entrate e consente di conservare, reperire in qualsiasi momento e consultare tutte le fatture elettroniche emesse e ricevute.
Ulteriori dettagli sulle modalità di compilazione, sui dati da inserire in fattura e per ogni altra informazione a riguardo siamo disponibili in studio.