Conguaglio fiscale
Si avvicina dicembre, si sente parlare di conguaglio fiscale dell’IRPEF e si teme il cedolino del mese che a volte è spiacevolmente più basso del compenso netto normalmente percepito. Perché?
Il conguaglio in busta paga è una procedura importantissima per i lavoratori dipendenti perché permette di pagare il corretto importo delle imposte IRPEF: infatti, essendo l’IRPEF determinata su base annua e per scaglioni di reddito, per determinare l’importo corretto delle imposte bisogna prima determinare il reddito imponibile annuo, che si conosce solo alla fine del periodo di imposta, cioè con il cedolino di dicembre. Durante i mesi precedenti, le ritenute IRPEF vengono effettuate sulla base di calcoli stimati del reddito. Di conseguenza, il conguaglio in busta paga a fine anno trattiene o rimborsa la differenza tra l’importo calcolato dell’IRPEF dovuta e le trattenute già effettuate nel corso dell’anno ed è grazie a questa operazione che l’IRPEF versata viene a coincidere con l’IRPEF dovuta e, nel caso in cui l’unico reddito del lavoratore è quello della busta paga, il contribuente non avrà altro da versare in sede di dichiarazione dei redditi.
Ecco un riassunto per punti sull’argomento:
Definizione e funzione
Il conguaglio IRPEF è una rettifica eseguita dal datore di lavoro, solitamente nell’ultima busta paga dell’anno, per allineare le ritenute IRPEF effettivamente trattenute durante l’anno con l’importo che deve essere versato, basato sul reddito del dipendente risultante nella busta paga. Se l’IRPEF trattenuta durante l’anno è stata maggiore di quella dovuta risultante dal calcolo, allora il conguaglio è a credito, se invece le trattenute sono state inferiori rispetto al dovuto, allora il conguaglio sarà a debito e il netto del cedolino più basso del solito.
Tabella aliquote IRPEF per scaglioni di reddito:
REDDITO PER SCAGLIONI | ALIQUOTE |
---|---|
FINO A 15.000 EURO | 23% |
OLTRE 15.000 EURO E FINO A 28.000 EURO | 25% |
OLTRE 28.000 EURO FINO A 50.000 EURO | 35% |
OLTRE 50.000 EURO | 43% |
Variazioni e Bilanciamento
Durante l’anno, le ritenute IRPEF sono calcolate mensilmente in base allo stipendio e alle detrazioni. Variazioni retributive, bonus, premi, variazioni nei familiari a carico (quelli che non ricadono nell’ambito del Assegno Unico Universale) e interruzione o inizio del rapporto di lavoro in corso di anno, possono influire sulle stime dell’IRPEF annuale. Il conguaglio serve a bilanciare queste differenze, assicurando che il lavoratore paghi l’importo esatto dovuto per l’anno.
Procedura del Conguaglio:I sostituti di imposta (datori di lavoro) devono eseguire il conguaglio, a meno che il lavoratore dipendente non presenti una richiesta diversa.
Conguaglio di altri redditi: Se il lavoratore ha avuto un altro rapporto di lavoro durante l’anno, può chiedere al datore di lavoro che funge da sostituto di imposta, di tener conto degli ulteriori redditi conseguiti nel medesimo anno fiscale in sede di conguaglio. Questo permette di pagare l’IRPEF dovuta con la trattenuta del mese di dicembre. Per fare ciò il contribuente deve fornire idonea certificazione dei redditi da conguagliare in aggiunta a quello da lavoro dipendente conseguito presso il sostituto d’imposta. Si ricorda inoltre che nel caso in cui un contribuente abbia più certificazioni di redditi da lavoro dipendente (CU) per uno stesso anno fiscale, è obbligato a presentare la dichiarazione modello 730 per ricalcolare l’IRPEF in modo esatto. Invece chiedendo il conguaglio di più redditi al datore di lavoro che funge da sostituto d’imposta e fornendo tutta la documentazione necessaria, può evitare di presentare la dichiarazione dei redditi 730 in quanto ha già ricalcolato e saldato l’imposta dovuta.
Addizionali regionali e comunali: Con il conguaglio il datore di lavoro calcola anche le imposte comunali e regionali dovute per l’anno trascorso e che saranno trattenute a rate nell’annno successivo.
Quindi il conguaglio IRPEF rappresenta un momento cruciale nella tassazione del reddito da lavoro dipendente, ultima occasione per sistemare detrazioni per familiari a carico, bonus ecc. prima della dichiarazione dei redditi; richiede quindi trasparenza e corretta informazione per una buona gestione.
Riflettete bene se c’è qualche informazione rilevante ai fini del conguaglio IRPEF e comunicatelo tempestivamente al datore di lavoro richiedendo il modulo per aggiornare le indicazioni per la tassazione.
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