Riscatto anni di studio
Il riscatto del periodo di laurea è un’opzione offerta dal sistema previdenziale italiano che permette di “comprare” anni di contribuzione pensionistica corrispondenti al periodo degli studi universitari. Questo può essere particolarmente utile per incrementare il numero degli anni di contribuzione, influenzando così l’importo e/o l’età di accesso alla pensione. Esistono diverse tipologie di riscatto, ognuna con specifiche caratteristiche e costi.
Tipologie di Riscatto
- Riscatto Ordinario: si riferisce alla durata legale del corso di laurea e può essere richiesto da chi ha completato il percorso di studio, se i periodi che si vogliono riscattare non sono coperti da altra contribuzione. Il costo è calcolato in modo diverso se si tratta di Sistema Misto o di Sistema Contributivo.
- Nel Sistema Misto (soggetti che hanno almeno 1 contributo ante 1996) il calcolo del costo è pari all’importo necessario per integrare la riserva matematica che serve per erogare la pensione calcolata tenendo conto degli anni riscattati rispetto alla situazione di partenza.
- Nel Sistema Contributivo (soggetti con contributi esclusivamente dopo il 1996) il calcolo è pari alla contribuzione dovuta per il periodo da riscattare prendendo come riferimento la retribuzione imponibile degli ultimi 12 mesi della posizione del contribuente.
- Riscatto per Inoccupati: permette a chi non ha ancora iniziato un rapporto di lavoro di riscattare gli anni di studio a un prezzo agevolato.
- Riscatto in Gestione Separata: rivolto a chi ha lavorato come collaboratore (es. co.co.co.) e vuole recuperare contributivamente i periodi di studio legati alla Laurea.
- Riscatto Agevolato: introdotta di recente, questa modalità prevede un calcolo dell’onere basato su un sistema contributivo e non retributivo, risultando economicamente più vantaggiosa a livello di costo di riscatto ma molto pericolosa a livello di metodo di calcolo della pensione. Sfruttando questa agevolazione il metodo di calcolo della pensione diventa irrevocabilmente contributivo. Questa trasformazione può in certi casi ridurre l’importo della pensione anche del 50%
Quando è Conveniente Riscattare
- Accesso Anticipato alla Pensione: il riscatto è sensato se aiuta a raggiungere prima il numero di anni di contribuzione necessari per la pensione anticipata, cioè anticipa l’uscita dal mercato del lavoro, oppure se permette di aumentare l’importo della pensione tanto quanto basta al superamento di un valore soglia, laddove previsto.
- Opzione Donna: questa tipologia di pensione prevede la conversione del metodo di calcolo al sistema contributivo. In questo caso anche il riscatto agevolato, che in certi casi può ridurre l’importo della pensione, non influenza il metodo di calcolo ma permette alle donne di raggiungere anticipatamente i requisiti richiesti. La domanda di riscatto va fatta “contestualmente” a quella di pensione.
- Pensioni calcolate vantaggiosamente con il metodo contributivo: nel caso di pensioni di soggetti “misti” che abbiano percepito retribuzioni molto alte all’inizio della carriera o che abbiano una certa continuità nella retribuzione e pochi contributi ante 1996, il metodo contributivo può essere più conveniente o poco penalizzante.
- Pensione in Quota 100/102/”103”: per chi compie l’età anagrafica richiesta dai vari accessi, il riscatto agevolato con l’opzione al metodo contributivo consente di acquisire con onere contenuto l’anzianità contributiva necessaria (38 anni) per cogliere questa opportunità entro la fine della sperimentazione.
Quando Non è Conveniente
- Pensione anticipata con computo in gestione separata: chi ha almeno un contributo in gestione separata e in generale ha almeno 15 anni di contributi, di cui almeno 5 dopo il ‘96, e anzianità contributiva (inferiore ai 18 anni di contributi) prima del 1996, può utilizzare il computo avvalendosi comunque del metodo contributivo. In questo caso si può accedere alla pensione anticipata contributiva che nel 2023 decorre a 64 anni di età con 20 anni di contributi effettivi e un valore della pensione non inferiore a circa 1.590 euro mensili lordi. Tale pensione non richiede alcun riscatto e decorre a poca distanza dall’anticipata con riscatto.
- Pensioni calcolate vantaggiosamente con metodo misto: il vantaggio dell’anticipo sulla pensione anticipata deve essere valutato considerando sempre la decurtazione irreversibile e significativa che può essere causata dalla conversione al metodo contributivo, che può arrivare anche al 50% del valore della pensione.
- Soggetti che godono già del metodo contributivo puro: in questo caso, se gli anni di studio si collocano ante 1996, il riscatto ordinario di un periodo ante ‘96 permetterà al soggetto di diventare “misto” e di non essere soggetto al massimale contributivo, che significa un vantaggio nell’accumulo di contributi. Il riscatto agevolato e la conseguente opzione al contributivo va rivalutato all’approssimarsi della pensione, se necessario. Questi soggetti, che come “contributivi” avrebbero diritto alla pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, diventando “misti” perdono questa possibilità e esercitando l’opzione al contributivo non la recuperano. Per quelli che hanno almeno 1 mese in Gestione Separata rimane la possibilità di accedere al Computo (se non optanti).
Conseguenze del Riscatto Agevolato
Il riscatto agevolato, introdotto con il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, consente di riscattare gli anni di studio a un costo inferiore rispetto al metodo tradizionale. Questo rende l’opzione particolarmente attraente per chi:
- Inizia la carriera lavorativa più tardi.
- Ha retribuzioni non particolarmente elevate.
- Intende accedere alla pensione anticipata.
Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i costi e i benefici in base alla propria situazione specifica. Il riscatto, infatti, non è sempre la scelta più vantaggiosa e richiede un’analisi accurata delle proprie prospettive di carriera e del sistema pensionistico.
Fonte
Leggi anche la Guida al Riscatto predisposta dall’INPS . Per un’analisi personalizzata, è consigliabile consultare un consulente del lavoro o un esperto in materia pensionistica.
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