NEWS- Nuova norma sui contratti a termine
Quando è possibile stipularli ?
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- Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a 12 mesi.
- Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i 24 mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
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- nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all‘art. 51 D.Lgs 81/2015;
- in assenza delle previsioni di cui al punto precedente, nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31/12/2024, per esigenze di natura, tecnica organizzativa o produttiva individuale dalle parti;
- sostituzione di altri lavoratori.
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Per il calcolo dei 12 mesi senza causale, sia che siano raggiunti in una sola volta, sia che siano la sommatoria di proroghe o rinnovi, si inizia a conteggiarli dal 5/5/2023 indipendentemente da eventuali rapporti precedenti. Il limite complessivo dei 24 mesi rimane invece riferito a tutti i rapporti di lavoro instaurati con la stessa azienda, per la stessa mansione durante tutta la vira lavorativa del dipendente.
Quindi fino al 30/12/2024 si potranno sottoscrivere contratti a termine, con durata superiore a 12 mesi ma non oltre i 24 mesi a fronte di “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti”
Dopo il 31/12/2024 soltanto quelle aziende che avranno fatto ricorso alla contrattazione collettiva aziendale ed avranno definito le cd. “causali” in sede pattizia potranno utilizzare il medesimo lavoratore, per le medesime mansioni, con contratti a termine (anche in somministrazione) per un periodo superiore a 12 mesi. Tutte le altre, invece, dovranno limitarne l’impiego ad un massimo di 12 mesi e non potranno proseguire oltre.
In violazione delle casistiche sopra evidenziate, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato.
Approfondimenti
– Causali dei contratti a termine_ più tempo per gli accordi collettivi – LawPartner.pdf
“Il sole 24 ore“: Contratti-a-termine-proroga-fino-al-31-dicembre-2024
“Il sole 24 ore“: Contratto-a-termine
Qual è la principale novità introdotta dal decreto legge 4 maggio 2023, n. 48, per i contratti a termine?
Nei primi dodici mesi di rapporto, il rinnovo di un contratto a termine è equiparato alla proroga e non richiede una causale giustificativa.
Come vengono calcolati i dodici mesi oltre i quali è necessaria una causale giustificativa per i contratti a termine?
Per il calcolo dei dodici mesi, necessari per richiedere una causale giustificativa, vengono esclusi i periodi anteriori alla pubblicazione del D.L. n. 48/2023.
Ci sono state modifiche per i contratti di somministrazione in termini di limiti quantitativi?
Sì, sono stati aboliti i limiti quantitativi precedentemente fissati al 20% per il personale in apprendistato e per le assunzioni di lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.
Quali sono le nuove regole per la durata complessiva dei contratti a termine?
La durata complessiva dei rapporti di lavoro a tempo determinato, inclusi i periodi di somministrazione, non può superare i 24 mesi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore per mansioni di pari livello e categoria.
Quali sono le conseguenze se si supera la durata massima consentita per i contratti a termine?
Se la durata complessiva dei contratti a termine supera i limiti stabiliti, il rapporto di lavoro si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato dalla data di superamento del limite.
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