Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, imprese e professionisti dovranno adeguarsi alle nuove regole fiscali sui pagamenti tracciabili. Dal 1° gennaio 2025, infatti, solo le spese aziendali sostenute tramite strumenti tracciabili come bonifici, carte di credito e sistemi elettronici saranno fiscalmente deducibili.
Nuove regole sulla tracciabilità e impatto sulle trasferte forfettarie
Un aspetto cruciale della normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) riguarda l’applicazione dell’obbligo di pagamento tracciabile alle spese di vitto e alloggio sostenute durante le trasferte. Tuttavia, va evidenziato che, secondo quanto chiarito nel corso di Telefisco 2025, questa disposizione si applica esclusivamente ai rimborsi analitici.
Le indennità forfettarie di trasferta, disciplinate dall’articolo 51, comma 5 del TUIR, continuano a beneficiare della loro esenzione fiscale e contributiva, senza necessità di tracciabilità del pagamento. In questo modo, le aziende che adottano il rimborso forfettario per i propri dipendenti possono evitare le nuove restrizioni, semplificando la gestione amministrativa delle trasferte.
Trasferte dei soci di STP e rimborso spese
Per le Società tra Professionisti (STP) costituite in forma di Srl, la disciplina delle indennità di trasferta segue regole specifiche. I soci non titolari di partita IVA, che prestano attività accessorie per la STP e ricevono compensi attraverso cedolino con ritenute IRPEF, possono beneficiare dell’indennità di trasferta forfettaria esente fino a 46,48 euro giornalieri per le trasferte in Italia.
Tuttavia, tale soglia si riduce a 30,99 euro se la STP provvede direttamente al pagamento del vitto o a 15,49 euro se copre anche il pernottamento. Inoltre, per le trasferte effettuate con mezzo proprio, rimane valida l’esenzione fiscale per il rimborso chilometrico, purché calcolato secondo le tabelle ACI. Questi aspetti confermano come la corretta gestione delle spese di trasferta richieda attenzione sia nella scelta della modalità di rimborso che nella documentazione dei pagamenti.
Le Modifiche Normative
Questa nuova normativa modifica gli articoli 95 e 108 del TUIR per evitare deduzioni indebite e rafforzare la lotta all’evasione fiscale.
Implicazioni Pratiche
Le aziende dovranno:
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- Aggiornare le procedure di gestione dei rimborsi, garantendo l’uso di pagamenti tracciabili.
- Formare i dipendenti sull’importanza della documentazione corretta.
- Conservare fatture e ricevute per dimostrare la tracciabilità.
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Fonti ufficiali come l’Agenzia delle Entrate forniscono guide operative per la digitalizzazione dei processi fiscali.
Esempio Pratico
Un’azienda sostiene una spesa per la manutenzione dei propri macchinari, pagando €5.000 in contanti. Dal 2025, questa spesa non sarà deducibile fiscalmente perché non effettuata tramite strumenti tracciabili. Al contrario, se il pagamento fosse stato eseguito tramite bonifico bancario, sarebbe stato deducibile, a condizione che la fattura fosse correttamente registrata e conservata.
Eccezioni e Riflessioni
Sarà possibile dedurre spese non tracciabili se tassate come reddito per il dipendente che le ha sostenute, ma con effetti fiscali svantaggiosi per quest’ultimo.
Conclusione
Questa misura, pur aumentando la complessità gestionale, incentiverà la conformità fiscale e ridurrà comportamenti evasivi. Le aziende sono chiamate a prepararsi per evitare sanzioni e ottimizzare la gestione interna.
FAQ
Quali novità introduce la Legge di Bilancio 2025?
Dal 1° gennaio 2025, le spese di vitto e alloggio in trasferta devono essere pagate con metodi tracciabili per essere deducibili e non tassate
Le indennità forfettarie devono essere tracciate?
No, l’obbligo riguarda solo i rimborsi analitici. Le indennità forfettarie restano esenti
Come documentare le spese per la deducibilità?
Serve una nota spese con ricevute/fatture e pagamento tracciabile. L’intestazione al dipendente non è obbligatoria
I rimborsi chilometrici devono essere tracciati?
No, restano esenti se calcolati con le tabelle ACI
Cosa succede senza pagamento tracciato?
La spesa diventa imponibile per il dipendente e non deducibile per l’azienda